A Fukushima
esili fili d'erba
rispunteranno dalle macerie
non ancora ammassate
e prati macchiettati di bianco e
viola
annunceranno la primavera
con vaste nuvole di ciliegi in fiore
e nei cortili
ritorneranno i sorrisi
e nelle strade il fermento operoso
sotto un cielo
di nuovo sereno.
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